martedì 31 gennaio 2012

Artrite reumatoide, quanto condiziona la qualità della vita?

Cosa comporta l’artrite reumatoide? Questa malattia, caratterizzata soprattutto da dolori alle articolazioni, stanchezza e rigidità mattutina, può con il passare del tempo rendere impossibile anche il gesto più semplice.

Sono le donne ad esserne maggiormente colpite e per molte di loro riuscire a curarla diviene fondamentale per potersi liberare da questo dolore invalidante.

In Italia sono circa 300 mila le persone affette da questa malattia e i numeri di un sondaggio on line rivelano che ben l’85% di loro trova difficoltà nel compiere anche i movimenti più semplici.

Ben il 23% di coloro che dichiarano di avere ripercussioni sull’attività lavorativa, perdono circa 3 giorni di lavoro al mese a causa del dolore.

Secondo l’ANMAR è possibile curare l’artrite e monitorarne i mutamenti che avvengono nel tempo grazie alla prevenzione e alla scoperta della sua manifestazione entro i primi 4-5 mesi.

Di notevole importanza dunque la necessità di farmaci che possano aiutare chi ne è colpito a migliorare la qualità della propria vita normalizzando il processo infiammatorio.

Esistono delle terapie che si basano sull’uso di farmaci biologici in grado di bloccare la citochina Tfn, la proteina responsabile dei processi infiammatori.

Il loro costo non è alla portata di tutti, ma il Sistema Sanitario Nazionale provvede al rimborso, mentre per evitare gli effetti collaterali diviene indispensabile sottoporsi regolarmente a controllo medico

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