lunedì 27 febbraio 2012

Incendio su Costa Allegra nell'Oceano Indiano, nave alla deriva

ROMA (Reuters) - Un incendio si è sviluppato oggi a bordo della nave da crociera Costa Allegra, diretta, con più di 1.000 persone a bordo, alle Isole Seychelles nell'Oceano Indiano, provocando lo spegnimento dei motori, ma nessuna vittima o ferito.

Lo ha reso noto oggi la Costa Crociere, società di proprietà della Carnival, ad un mese e mezzo dalla sciagura dell'Isola del Giglio, davanti alla quale l'ammiraglia della compagnia, la Costa Concordia, è naufragata il 13 gennaio con un bilancio ancora provvisorio di 25 morti.

"Costa Crociere è stata informata che oggi alle ore 10.39, ora italiana, un incendio si è sviluppato a bordo della motonave Costa Allegra in sala macchine, nel locale generatori elettrici situati a poppa", si legge nel comunicato.

"Le procedure e il sistema antincendio di bordo sono stati prontamente attivati e le speciali squadre antincendio di bordo sono intervenute; l'incendio è stato estinto e non si è esteso a nessuna altra zona della nave. Non ci sono stati feriti o vittime", dice la Costa.

La nave, con 636 passeggeri di vare nazionalità e 413 membri dell'equipaggio -- come informa sempre la Costa -- era in navigazione nell'Oceano Indiano, partita dal Madagascar e diretta a Mahé, nelle isole Seychelles, dove sarebbe dovuta arrivare domani.

La nave, con otto ponti e 399 cabine, si trova ora senza propulsione, quindi alla deriva, ma con i mezzi di comunicazione funzionanti, a circa 200 miglia a sud-ovest dalle Seychelles e a circa 20 miglia da Alphonse Island.

La Guardia costiera italiana ha allertato le autorità delle isole Seychelles per il soccorso, "individuando navi mercantili da dirottare verso la motonave", si legge in un comunicato della Guardia costiera.

I passeggeri, prosegue la nota, "tutti in buona salute e informati puntualmente sulla situazione, sono stati radunati presso i punti di raccolta/emergenza della nave per motivi precauzionali".

Le condizioni meteo in zona danno il mare in "stato 4" con raffiche di vento a 25 nodi.

(Redazione General News Roma +3906 85224380, fax +3906 8540860, Reutersitaly@thomsonreuters.com) -- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

lunedì 6 febbraio 2012

la LAV in Italia

La LAV è presente su tutto il territorio nazionale attraverso le sue sedi, la cui esistenza è garantita esclusivamente dall’ opera di volontariato di centinaia di attivisti. Esistono due forme di rappresentanza sul territorio con livelli diversi di organizzazione.

Le Sedi Territoriali si avvalgono generalmente di una propria sede, hanno una propria organizzazione ed autonomia, e possono contare su un gruppo di volontari che prestano la loro opera. Gli orari di apertura delle sedi distaccate sono ridotti e potranno variare a seconda delle esigenze locali.

Il Punto di Riferimento viene gestito grazie all’impegno di una o più persone, e generalmente non si avvale di una propria sede. In caso si verificassero difficoltà nel mettersi in contatto con le rappresentanze periferiche della LAV, ti inviatiamo a rivolgerti alla Sede Nazionale della LAV:

Viale Regina Margherita, 177
00198 Roma
Tel. 06 4461325
Fax 06 4461326
Email: info@lav.it

domenica 5 febbraio 2012

Brasile: 81 morti per ondata violenza

SAN PAOLO, 5 FEB - Continua a crescere il bilancio dei morti provocati dall'ondata di violenza che si e' scatenata nello stato di Bahia, da martedi', con l'inizio dello sciopero della polizia. Secondo un bollettino aggiornato della Segretaria di sicurezza le vittime sono almeno 81. Intanto e' stato arrestato uno dei dodici capi che hanno organizzato la protesta degli agenti, per i quali il governo ha emesso un mandato di cattura.

Il business randagismo

Approfittando dell’incapacità delle Amministrazioni locali nel mettere in atto soluzioni che tengano conto del benessere degli animali, e della conseguente scarsità di strutture pubbliche, alcuni privati hanno costruito la loro fortuna grazie a convenzioni milionarie con le stesse Amministrazioni.
Aggiudicandosi la gestione dei randagi, i gestori di “rifugi/canili” privati possono contare su un contributo che va da 2 a 7 € al giorno per ogni cane e il totale può giungere a cifre elevatissime.
Diventa chiaro pertanto l’interesse nel settore anche da parte di persone senza scrupoli che mirano al massimo lucro, non curandosi del benessere degli animali ospitati in veri e propri lager in cui è impedito l’accesso a chiunque e dai quali gli animali non usciranno mai!

I canil lager

  • Senza via di scampo
    • foto
    • Il Ministero della Salute ha stabilito che la gestione dei canili da parte dei Comuni debba essere concessa non solo a chi offre minori costi di gestione ma soprattutto a chi garantisce anche il benessere degli animali (Circolare n.5/2001).

venerdì 3 febbraio 2012

Contro l’allevamento, la cattura e l’uccisione di animali per la loro pelliccia

PREMESSO CHE:
  • la Legge 189/04 sanziona penalmente la produzione ed il commercio di pellicce di cani, gatti e di prodotti derivanti dalla caccia commerciale delle foche (art.2), e sanziona in forma di delitto l’uccisione di animali qualora venga meno il requisito della necessità (art.544-bis C.P.).
  • la Direttiva 98/58/CE in materia di “Protezione degli
    animali negli allevamenti”, dispone che gli Stati membri possano applicare norme più severe di quelle previste dalla Direttiva stessa.
  • la Commissione Europea ha già dichiarato che “i sistemi di allevamento in gabbia sono gravemente lesivi del benessere animale” (Rapporto “The welfare of animals kept for fur production” del Comitato Scientifico per la Salute ed il Benessere Animale, 2001).
  • la filiera di produzione di pelliccia animale, e
    specificamente quella di visone, è causa di un impatto
    ambientale significativamente peggiore rispetto all’impatto causato dalla produzione di prodotti alternativi come il cotone, l’acrilico, il poliestere e la lana (Rapporto “The environmental impact of fur production” CeDelft, 2011).
CONSIDERATO CHE:
  • la nozione di “necessità” di cui all’art.544-bis C.P. non deve intendersi ad usi e pratiche generalmente accettate in passato, considerata l’evoluzione dei costumi sociali e del comune sentire nei confronti degli animali (bene giuridico tutelato penalmente), ma alla valutazione comparativa degli interessi umani e animali coinvolti di volta in volta.
  • il progresso tecnologico e scientifico odierni consentono la realizzazione di capi d’abbigliamento con tessuti di proprietà analoghe a quelle dei capi di origine animale.
  • l’uccisione di animali per produrre pelliccia è quindi da considerarsi priva del requisito di “necessità”.
    diversi Paesi hanno già vietato l’allevamento di animali per la produzione di pellicce, o hanno già adottato provvedimenti in cui è determinata la data entro cui tale attività è o sarà vietata, tra i quali: Gran Bretagna, Olanda, Austria, Danimarca, Irlanda del Nord, Scozia, Croazia, Bosnia.
CHIEDONO
L’emanazione di una legge che preveda:
– il divieto di allevare, catturare e uccidere animali per ottenere pelli o pellicce;
– il divieto di produrre, esportare, commercializzare, trasportare, detenere, cedere o ricevere
a qualunque titolo pelli o pellicce, ricavate da animali appositamente allevati, catturati o uccisi.


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giovedì 2 febbraio 2012

Francia: Scientology condannata in appello per frode

Parigi, 2 feb. - La Corte d'appello di Parigi ha confermato la condanna per frode alla 'chiesa' di Scientology, obbligandola a pagare un'ammenda di 600mila euro per truffa organizzata. Condannata in prima istanza nel 2009, Scientology ha visto respinto il suo ricorso: la corte ha multato il ramo francese dell'organizzazione statunitense e ha condannato a due anni con la condizionale quattro dei suoi membri. Il caso risale al 1998, quando cinque persone accusarono la 'setta' di averle persuase a spendere fiumi di denaro in test per la personalita', cure di vitamine, sessioni di sauna e 'pacchetti per la purificazione'. "E' una decisione storica" ha commentato Olivier Morice, avvocato dell'associazione per la lotta contro le derive settarie, Unadfi. La sentenza assesta un colpo simbolico alla 'chiesa' che ha ottenuto il riconoscimento come religione in Usa e in altri Paesi, ma non in Francia dove un rapporto del Parlamento nel 1995 lo classifico' come "un culto pernicioso". "E' una buona notizia per chi lotta contro le sette ed una grave sconfitta per Scientology", ha aggiunto Morice. La sentenza non comportera' che la Chiesa di Scientology sia vietata in Francia, come avrebbero voluto i pubblici ministeri. Ma Morice ha spiegato che, per quanto Scientology possa ancora operare in Francia, la sentenza va al cuore delle sue attivita' e schiude la porta ad una messa al bando o dissoluzione della "setta" come conseguenza di altre azioni legali.

Promettevano cure 'miracolose' con acque di Lourdes e Fatima, 39 denunce

ANCONA - Promettevano cure mediche 'miracolose' a base di acque dei santuari di Lourdes e Fatima a pazienti affetti da patologie anche gravi. Una biologa e altre 38 persone sono state denunciate dai carabinieri del Nas ad Ancona, Milano, Venezia e Bari per associazione per delinquere, truffa, lesioni, esercizio abusivo della professione.
Sono circa 500 i pazienti, di tutte le regioni d'Italia, che si sono rivolti alle 'terapie' con 'Le acque a Luce bianca'. Persone di ogni fascia d'età e classe sociale, in alcuni casi anche molto facoltose, che pagavano dai 100 ai 200 euro e oltre per dei flaconcini con acque asseritamente provenienti dai santuari mariani di Lourdes, Fatima, Medjugorje. Fra i malati, anche persone affette da cancro o altre gravi malattie, disposte a lunghi viaggi per farsi visitare negli 'studi' della biologa e dei suoi collaboratori.
L'operazione, in codice 'Acque bianche', e' stata coordinata dalla procura della Repubblica di Ancona, che ha emesso provvedimenti di perquisizione e sequestro a carico di quattro persone. Al centro del raggiro, lo studio che la biologa aveva aperto nel capoluogo marchigiano, con referenti in varie citta' d'Italia. Esercitando abusivamente la professione medica, gli indagati assicuravano dietro compenso la 'guarigione' dei malati, spesso spingendoli ad abbandonare le terapie tradizionali per affidarsi alle acque delle fonti dei due principali santuari mariani, e di quelli di Medjugorie, San Damiano, Montichiari.
Con pubblicita' on line e un fitto passaparola, il gruppo si presentava come un team qualificato di biologi e fisici che aveva messo a punto una tecnica innovativa per 'riarmonizzare la materia' attraverso le presunte 'frequenze' sprigionate dalle acque 'benedette'. Mescolando religione, superstizione e astrologia, i terapeuti approfittavano dello stato di prostrazione dei malati per reclutarli attraverso dei corsi a pagamento come 'adepti' della nuova medicina. L'accusa ipotizza anche il reato di immissione in commercio di sostanze vantanti proprieta' terapeutiche ma senza autorizzazione ministeriale. Fra Ancona, Milano, Venezia a Bari sono stati posti sotto sequestro quattro locali adibiti a studi medici e un laboratorio in cui venivano preparati i flaconi con le 'medicine'. Il valore degli immobili e' di circa 3 milioni di euro. Sequestrati anche 4 mila flaconi e fiale di acque, un pc, e varia documentazione.

mercoledì 1 febbraio 2012

Stato povero e famiglie ricche: ecco l’Italia

Nel confronto internazionale le famiglie italiane mostrano un’elevata ricchezza, pari, nel 2009, a 8,3 volte il reddito disponibile, contro l’8 del Regno Unito, il 7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 4,9 degli Stati Uniti. Risultano anche relativamente poco indebitate: l’ammontare dei debiti è pari all’82 per cento del reddito disponibile (in Francia e in Germania è di circa il 100 per cento, negli Stati Uniti e in Giappone è del 130 per cento, nel Regno Unito del 170 per cento). Ma come si compone la ricchezza degli italiani che la crisi sta lentamente erodendo? Tutti i dati nella nostra infografica.



17 gennaio 2012 - 08:30
L’analisi di Bankitalia
Alla fine del 2010 la ricchezza lorda delle famiglie italiane era pari a circa 9.525 miliardi di euro, corrispondenti a poco meno di 400 mila euro in media per famiglia. Le attività reali rappresentavano il 62,2 per cento della ricchezza lorda, le attività finanziarie il 37,8 per cento. Le passività finanziarie, pari a 887 miliardi di euro, rappresentavano il 9,3 per cento delle attività complessive.
· Fra la fine del 2009 e la fine del 2010 la ricchezza netta complessiva a prezzi correnti è rimasta invariata; a prezzi costanti (utilizzando il deflatore dei consumi) si è ridotta nell’ultimo anno dell’1,5 per cento. Dalla fine del 2007, quando l’aggregato ha raggiunto il suo valore massimo, il calo è stato pari al 3,2 per cento.
· Alla fine del 2010, la ricchezza in abitazioni detenuta dalle famiglie italiane era stimata in circa 4.950 miliardi di euro. In termini nominali la ricchezza abitativa è aumentata dell’1 per cento rispetto alla fine del 2009 (-0,5 per cento in termini reali).
· L’aumento delle attività reali (1,1 per cento) è stato compensato da una diminuzione delle attività finanziarie (0,8 per cento) e da un aumento delle passività (4,2 per cento).
· A fine 2010 circa il 35 per cento dell’ammontare dei titoli depositati presso le banche italiane da famiglie residenti era riferito a conti titoli di valore complessivamente inferiore a 50 mila euro; i finanziamenti erogati alle famiglie di importo compreso tra 30 mila e 75 mila euro rappresentavano il 20 per cento circa del totale; quelli compresi fra 75 mila e 250 mila euro erano il 56 mentre il restante 23 per cento era ascrivibile a finanziamenti di importo superiore a 250 mila euro.
· Secondo stime preliminari, nel primo semestre 2011 la ricchezza netta della famiglie italiane sarebbe aumentata dello 0,4 per cento in termini nominali: l’aumento delle passività è stato più che compensato dalla crescita delle attività reali e finanziarie.
· Nel confronto internazionale le famiglie italiane mostrano un’elevata ricchezza, pari, nel 2009, a 8,3 volte il reddito disponibile, contro l’8 del Regno Unito, il 7,5 della Francia, il 7 del Giappone, il 5,5 del Canada e il 4,9 degli Stati Uniti. Esse risultano inoltre relativamente poco indebitate: l’ammontare dei debiti è pari all’82 per cento del reddito disponibile (in Francia e in Germania è di circa il 100 per cento, negli Stati Uniti e in Giappone è del 130 per cento, nel Regno Unito del 170 per cento).
Leggi anche:
I figli dei poveri restano poveri: quanto è ingiusta l’Italia


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/ricchezza-italiani#ixzz1l9jf5QQd

Ecco i nomi delle industrie coinvolte nei test sugli animali

Un “agente” in incognito della Peta, si è introdotto per un mese intero, in un laboratorio del Professional Services Research, Inc. (Plrs) a Corapeake, North Carolina, ed ha scoperto che centinaia di cani, gatti e conigli vengono sottoposti in via continuativa ad indicibili sofferenze al fine di testare anti-parassitari per varie industrie, tra cui Bayer, Eli Lilly, Pfizer, Novartis, Schering-Plough (ora Merck), sergente, Wellmark e Merial, i creatori dell’anti-pulci Frontline.
Molti animali, rinchiusi in anguste gabbie tra i propri escrementi, erano coperti di piaghe e lesioni varie non curate. Gli animali, erano inoltre sotto forte stress psico-fisico, causato dalle condizioni assolutamente degradate in cui vengono fatti “vivere”. Molti di essi erano frequentemente irrorati con candeggina ed altri prodotti chimici nel tentativo di pulire le gabbiette in maniera semi-automatica, cioè senza l’intervento di operatori, umani.
Il ricercatore della PETA, ha inoltre documentato che i dipendenti del Plrs, si comportano da sadici aguzzini, infliggendo ulteriori sofferenze ai poveri animali, oltre a quello che subiscono dalla sperimentazione. Ovvero cani presi a calci, gettati in terra, trascinati. Conigli afferrati per le orecchie e sbattuti sulle sbarre metalliche delle gabbie. Il tutto condito da improperi di ogni tipo, definendoli “maledetti stronzi”, “figlio di puttana” e via di seguito …….
Questi animali sono stati utilizzati al “Plrs” in test dolorosi e crudeli. In un esperimento, condotto per una grande società, i cui prodotti sono stoccati sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo, una sostanza chimica è stata applicata al collo di 57 gatti. I gatti hanno avuto gravi reazioni allergiche, atroci sofferenze e sanguinamento dal naso e dalla bocca. Nonostante questo, i gatti sono stati esposti alla stessa sostanza chimica per la seconda volta nello stesso giorno causandone agonia ed in alcuni casi la morte. Alcuni conigli sono stati intenzionalmente e ripetutamente costretti ad indossare una sorta di capsula a contatto con l’addome, contenente migliaia di zecche, sempre per testare le varie sostanze chimiche e sono stati poi uccisi.
Si consiglia vivamente di prendere nota dei nomi delle industrie coinvolte in tali atrocità e di boicottarle al momento di acquistare prodotti per animali. Fonte: http://www.express-news.it/?p=45549

Trapianti: donatori in aumento in Italia

(ANSA) - ROMA, 1 FEB - In aumento i donatori (1309 nel 2011 contro i 1301 del 2010, +0,6%), con la Toscana che e' la regione con il piu' alto tasso di donazione. E' quanto emerge dalla lettura del Report del Centro Nazionale Trapianti. Il totale dei pazienti in lista di attesa è stato pari 8783, con una diminuzione di 706 pazienti rispetto a 2010, pari al 7,44%.

"L'Italia, con 21,7 donatori per milione - ha detto il ministro della Salute, Renato Balduzzi - è terza tra i grandi Paesi europei, dopo Spagna e Francia".