domenica 5 febbraio 2012

Il business randagismo

Approfittando dell’incapacità delle Amministrazioni locali nel mettere in atto soluzioni che tengano conto del benessere degli animali, e della conseguente scarsità di strutture pubbliche, alcuni privati hanno costruito la loro fortuna grazie a convenzioni milionarie con le stesse Amministrazioni.
Aggiudicandosi la gestione dei randagi, i gestori di “rifugi/canili” privati possono contare su un contributo che va da 2 a 7 € al giorno per ogni cane e il totale può giungere a cifre elevatissime.
Diventa chiaro pertanto l’interesse nel settore anche da parte di persone senza scrupoli che mirano al massimo lucro, non curandosi del benessere degli animali ospitati in veri e propri lager in cui è impedito l’accesso a chiunque e dai quali gli animali non usciranno mai!

I canil lager

  • Senza via di scampo
    • foto
    • Il Ministero della Salute ha stabilito che la gestione dei canili da parte dei Comuni debba essere concessa non solo a chi offre minori costi di gestione ma soprattutto a chi garantisce anche il benessere degli animali (Circolare n.5/2001).

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