martedì 2 ottobre 2012

La Nasa rinuncia a Marte, ma l’Europa no: nel 2016 la missione

L’uomo su Marte? Sì, ma non con la Nasa. A partire verso la conquista del pianeta rosso sarà l’Europa grazie al progetto ExoMars il cui costo si aggira intorno ad un miliardo di euro, di cui oltre l’80% sarà coperto dai Paesi dell’Unione Europea.


Il resto dell'Italia | Scritto da 2 ottobre 2012

La Nasa rinuncia a Marte, ma l’Europa no: nel 2016 la missione

L’uomo su Marte? Sì, ma non con la Nasa. A partire verso la conquista del pianeta rosso sarà l’Europa grazie al progetto ExoMars il cui costo si aggira intorno ad un miliardo di euro, di cui oltre l’80% sarà coperto dai Paesi dell’Unione Europea.
marte-europa-nasa-missione-uomoA dire il vero allo stesso progetto europeo doveva partecipare anche la Nasa unendo al satellite spedito su Marte un rover col compito di esplorare il suolo marziano. Ma dopo i tagli ai fondi effettuati dal governo americano l’agenzia spaziale statunitense ha dovuto rivedere un po’ i conti per poi prendere, stando alle ultime fonti, l’amara decisione: uscire di scena.
Fuori il partner americano, l’Agenzia spaziale europea (Esa) non si è persa d’animo. Da qui la decisione di partire comunque utilizzando un rover made in Europa, l’ExoMars per l’appunto (Exobiology on Mars), in programma in due fasi nel 2016 e nel 2018. La missione consisterà nel portare intorno a Marte una sonda capace di analizzare in orbita le quantità di metano presenti sul pianeta. Poi sarà la volta del rover che, grazie ad un trapano in esso contenuto, sarà capace di perforerà fino a due metri il suolo marziano. Una volta portati in superficie i campioni di terreno, si procederebbe alla loro analisi con la strumentazione di bordo per poi inviare i risultati prima all’orbiter e poi alla Terra.
C’era vita su Marte? Ce n’è ancora oggi? A svelare i segreti del mondo marziano potrebbe essere proprio l’Europa. Un’importante opportunità per l’Ue oltre che per migliaia di lavoratori altamente specializzati del comparto aerospaziale europeo e per i tanti scienziati che verrebbero coinvolti nel progetto.

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